Strategie Idriche

S T R A T E G I E  I D R I C H E 

Sulla base delle caratteristiche individuate dell'Area di Progetto (numero 102), ossia la distanza dal fiume e dalle sue sponde (circa 150m) e l'altitudine della stessa, si è escluso per l'area il rischio di esondazione. Come strategie idriche infatti, se ne sono individuate tre relative alle inondazioni superficiali o pluviali (surface flood), causate dall'accumulo o il deflusso delle acque superficiali proveniente generalmente da precipitazioni meteoriche intense o prolungate.

Le tre strategie individuate sono:

1. CONVOGLIARE - Water Squares.

Nei progetti delle cosidette ‘water square’ (piazze d’acqua) il terreno viene modellato in modo    da creare spazi e scanalature in grado di accogliere l’acqua in caso, per esempio, di forti pioggie e -convogliare- gli scoli d’acqua anche degli edifici circostanti ed alleggerire il sistema fognario preesistenti.

2. CORRUGARE - Rain Gardens

Con la tecnica del ‘corrugamento’ si gioca con una tecnica di manipolazione topografica, che va ad ispessirsi in alcune aree e assottigliarsi in altre. Nelle aree di depressione del suolo si collocano delle superfici verdi permeabili, che oltre ad assorbire l’acqua in casi di forti alluvioni, permettono la sua depurazione prima del rinvio alle reti fognarie preesistenti.

3. ASSORBIRE - Wetland Parks

I progetti di ‘wetland park’, ossia di zone umide, hanno come scopo principale quello di impostare sul terreno delle superfici permeabili, nei casi analizzati in particolare di vegetazione, con lo scopo di permettere un drenaggio, attraverso quest’ultima, delle acque, soprattutto in casi di importanti alluvioni.

Per tutte e tre le strategie si è proceduto ad analizzare relativi progetti, e a comprenderne il meccanismo funzionale. Come sintesi delle tre si sono individuati una serie di concetti chiavi:
- sistema atto a convergere acque (anche dagli edifici)
- sistema di accumulo
- depressioni 'umide' per filtraggio delle acque
- modellazione del terreno
- risparmio quantitativo di acqua per le strutture
- sistema di mantenimento del livello minimo di acqua per inserimento fauna e flora

PROGETTO
Calando le tre modalità all’interno dell’area di progetto, si è cercato di individuare un nuovo layer, per identificare delle aree in cui concentrare un’operazione di plasmazione del terreno. Grazie ai giochi di quote che si possono venire a creare sarà possibile sintetizzare le tre operazioni di ‘corrugare’, ‘convogliare’ e ‘assorbire’: zone umide a quota inferiore di quella di calpestio in grado di assorbire l’acqua in caso di forti piogge, di filtrarla e attraverso ulteriori zone di accumulo, utilizzarla per alimentare preesistenti specchi d’acqua, che in particolare ospiteranno anche la fauna del rifugio e più in generale quella presente nel contesto. L’assorbimento infatti sarà controllato, in modo da garantire sempre un minimo di quantitativo di acqua all’interno delle depressioni.

Di seguito la tavola con la sintesi dell'analisi e della definizione di un nuovo layer per il progetto:




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