Lab.Progettazione IV - 'Centro Multimediale per l’archeologia nel Borghetto Flaminio,Roma’

Prof.ssa D. Mandolesi, Tutor L. Bochicchio, Stud.ssa Laura Pelliccia (1694831)

RELAZIONE PROGETTUALE

1.Tema di progetto.

Il progetto prevede la realizzazione di un organismo architettonico multifunzionale, che comprende oltre alle aree museali, sale riunioni, uffici, aule e laboratori, una biblioteca, un piccolo auditorium. La caratteristica fondamentale del nucleo museale è quella di integrare sale con sistemi espositivi tradizionali con tecnologie multimediali, ponendosi in rapporto con l’area degli scavi archeologici della Via Flaminia. 

2.Inquadramento.

Il lotto di progetto è collocato a fianco della Via Flaminia a Roma, nella zona del Borghetto Flaminio. La prima fase di approccio al tema di progetto e al lotto è stata improntata su un’analisi di tipo morfologico, storico, urbano e paesaggistico, dell’area e del quartiere. Successivamente a questa analisi, è stato possibile trarre le prime considerazioni progettuali, ponendosi idealmente al centro del lotto e cercando di comprendere in che modo i quattro lati di esso si comportino con gli elementi confinanti. Infatti, su ognuno dei quattro lati, sono presenti elementi diversi nei confronti dei quali è stato necessario porsi in maniera differente. Da una parte troviamo il Museo Explora, separato dal lotto da una via molto stretta e un edificio posto totalmente a ridosso del marciapiede, che nell’iter progettuale verranno poi eliminati al fine di creare una piazza in completa continuità tra i due musei. Sul fronte d’ingresso troviamo la Via Flaminia, in rapporto diretto con la zona degli scavi archeologici, che separa il Borghetto Flaminio dal Ministero della Marina, in prossimità del quale verrà progettato un percorso pedonale alberato mirato a schermare ulteriormente il parcheggio interno del Ministero e a creare un passaggio in continuità con la viabilità carrabile. Lo sfondo del lotto è totalmente caratterizzato dal verde della rupe Strohl-Fern, mentre sull’ultimo lato troviamo sempre una zona prevalentemente verde, costituita dai Giardini dell’Accademia della Filarmonica.

3.Concept e scelte progettuali.

Iniziando a plasmare i volumi dell’edificio, tenendo in considerazione le informazioni acquisite nella fase precedenti, si è iniziato a lavorare con delle geometrie di riferimento, al fine di creare un volume di altezza il più possibile limitata così da non ostruire la vista della rupe sullo sfondo. L’ingresso principale e il primo piano dell’edificio, sono stati posti alla quota di -4m degli scavi archeologici, creando una piazza all’aperto che si distacca di quota dalla Via Flaminia. Si crea così uno spazio protetto dalla viabilità carrabile, che mescola percorsi pedonali e reperti degli scavi archeologici e si connette sia al Museo Explora che al retro del lotto, nel quale è stato disegnato un parco verde. Quest’ultimo, a differenza della geometria definita e rettilinea che definisce la piazza, è improntato su un’idea di natura più libera, con piccoli percorsi di collegamento ed attraversamento più curvilinei e alberati. L’accesso alla piazza e agli scavi è garantito da una scalinata con gradini, gradoni e una rampa. Il concept di base è stato quello di creare un organismo di transizione tra la porzione urbanizzata e costruita del contesto, e quella più naturalistica e verde. Questo organismo rimarrà comunque permeabile e nonostante vada a definire il limite tra queste due porzioni, si caratterizza nei piani inferiori come un volume trasparente e quindi oltrepassabile anche con lo sguardo. Inoltre, sviluppando un principio volumetrico mirato a garantire all’interno dell’edificio affacci sia verso la piazza che verso il parco, e creando una geometria che idealmente vada ad invitare i visitatori e le persone ad addentrarsi nell’edificio e nelle aree aperte circostanti, sono venute a crearsi delle pieghe e delle diramazioni del volume principale.

4. Principi distributivi e scelte compositive.

In una prima fase, per definire dei principi di distribuzione interna, sono stati analizzati e presi come riferimento altri progetti, quali ad esempio il Museo Kiasma di Steven Holl a Helsinki, da cui si è preso spunto per la progettazione degli spazi interni. In particolare, l’ingresso dell’organismo progettato si apre con un atrio a doppia altezza, tagliato da una rampa, che segue la geometria dell’edificio e come esso si biforca, definendo due aree di affaccio all’atrio. La rampa è ulteriormente marcata da un lucernario che in copertura segue la sua sagoma. Nell’atrio d’ingresso troviamo un bancone informazioni, con la relativa biglietteria, un guardaroba e uno spazio per la consultazione dell’offerta espositiva. A questo ambiente si collegano i servizi, e una zona destinata a degli uffici, in particolar modo a quello amministrativo con relativa sala d’attesa e accesso garantito direttamente dall’esterno, un blocco di servizi, i vani scala ed ascensore e un piccolo locale di primo soccorso. Il ramo destro della rampa porta ad una caffetteria, dotata anche di accesso diretto al parco con sedute e tavoli all’aperto, e ad un bookshop, entrambi con affaccio all’atrio principale. Il ramo sinistro invece, conduce ad uno spazio distributivo connesso al vano scala e all’ascensore, dai quali sarà possibile accedere ai piani superiori. Al secondo piano, così come al terzo, un nucleo distributivo centrare separa la porzione di edificio adibita per le sale espositive, tradizionali e multimediali (connesse ai depositi e magazzini) da un’altra nella quale troviamo le aule, i laboratori, gli uffici, e l’ingresso al primo piano della biblioteca. Al terzo piano invece, oltre alle sale espositive, troviamo un auditorium di 200 posti, delle sale riunioni e l’accesso a secondo piano della biblioteca. Inoltre, in entrambi i piani, una bucatura in corrispondenza della rampa, crea un affaccio lungo tutto il corridoio di distribuzione verso l’atrio al piano terra. Per quanto riguarda i parcheggi, sono stati posti in un piano interrato, a cui si potrà accedere direttamente dalla Via Flaminia con una strada carrabile e con la rispettiva rampa. Oltre ad essere dotato di posti auto canonici e posti auto per disabili, al suo interno si potranno trovare anche delle aree per il carico e lo scarico di merci, che, connesse ad un sistema di montacarichi, permetterà di trasportare il necessario nelle superiori aree adibite a deposito e magazzino.

5.Scelte di linguaggio.

Il concept di linguaggio nasce dall’idea di creare un contrasto tra i primi due piani dell’edificio e quelli superiori, creando un’idea di leggerezza (vetro e acciaio) per i piani inferiori e un’idea di compattezza per i piani superiori (volume chiuso con bucature irregolari e rivestimento in lastre di pietra naturale). Questo contrasto inoltre, supporta l’idea di permeabilità dell’edificio tra il parco verde e gli scavi, mantenendo però l’idea di ‘organismo di separazione e di transizione’ e dando l’idea che il volume costituito dagli ultimi due piani sia appoggiato su uno molto più leggero. La scelta dei materiali di rivestimento in pietra naturale (basalto grigio-beige) è dettata sia dal non voler creare un contrasto troppo evidente con la natura circostante e scegliendo quindi un materiale naturale che si mescoli bene con il paesaggio, sia dal cercare di uniformarsi visivamente alle texture e ai colori dell’architettura del contesto. Per quanto riguarda le bucature, esse sono state disegnate appositamente in maniera irregolare e senza uno schema geometrico preciso e ripetitivo, da una parte per aumentare il numero di bucature ma ridurne le dimensioni e quindi creare anche dei giochi di luce all’interno, e dall’altra per riuscire a riportare il facciata la varietà delle funzioni che ritroviamo all’interno per cui non sarebbe stato possibile definire disegno delle superfici vetrate unico e uniforme adatto per tutte.


TAVOLE DI PROGETTO

Tavola 1 - Inquadramento, analisi e sopralluogo


Tavola 2 - Volumi, composizione, riferimenti e fotografie plastico


Tavola 3 - Programma funzionale interno/esterno


Tavola 4 - Elaborati 1:1000


Tavola 5 - Elaborati 1:200/500


Tavola 6 - Elaborati 1:200


Tavola 7 - Elaborati 1:200


Tavola 8 - Elaborati 1:200 e viste interne

Tavola 9 - Elaborati 1:200


Tavola 10 - Elaborati di dettaglio 1:50


Tavole 11/12 - Sale espositive


Tavola 13 - Sale espositive e pianta impalcato tipo











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