Lezione 29/10 'L'evoluzione del computer'
L'evoluzione del computer - lo schermo grafico e il mondo raster
1st generation: 1937-1946: uso delle valvole, per trasmissione dell’energia
elettrica. L’inizio della fase è segnato dalla data di costruzione del primo
computer digitale elettronico (Atanastoff e Clifford Berry, chiamato infatti
ABC: An.-Berry-Computer). Nel 1946 viene costruito il primo computer digitale
general purpuse, l’Integratore Numerico Elettronico e Computer: si dice pesasse
300 tonnellate e contenesse 18.000 tubi sottovuoto. I cmputer di questa
generazione potevano eseguire solo un singolo compito alla volta e non avevano
sistema operativo.
2nd generation: 1947-62: utilizzato il transistor al posto dei tubi a vuoto. Nel
1951 viene introdotto il primo computer per uso commerciale (UNIVAC 1:
Universal Automatic Computer). In questo periodo vennero introdotti e
sviluppati oltre 100 linguaggi di programmazione.
3rd generation: 1963-presente: l’inizio è segnato dall’invenzione del circuito
integrato -> i computer sono diventati più piccoli ma più potenti, in grado
di eseguire diversi programmi allo stesso tempo. Nel 1980 nasce il Microsoft
Disk Operating System (MS-Dos) e nel 1981 IBM introduce il personal computer
(PC) per uso domestico e di ufficio. Tre anni dopo Apple rilascia il computer
Macintosh e negli anni ’90 arriva il sistema operativo Windows.
Valvole vs transistor
Circuiti integrati (1963)
def = in elettronica digitale, un circuito integrato è un circuito elettronico miniaturizzato dove i fati transistor sono stati formati tutti nello stesso istante grazie a un unico processo fisico-chimico.
def chip = lett. ‘’pezzetto’’: componente elettronico composto da una minuscola piastrina di del wafer di silicio (die), a partire dalla quale viene costruito un circuito integrato. Sostanzialmente è il supporto che contiene gli elementi che costituiscono il circuito.
Legge di Moore_teoria avanzata nell’aprile del 1965 da Gordon e Moore, allora direttore del Laboratorio di Sviluppo della FairChild Semiconductor. Lo studioso statunitense, analizzando il trend di crescita degli anni precedenti, aveva teorizzato il numero di transistor all’interno di un singolo chip sarebbe raddoppiato ogni 18 mesi circa. Una previsione valida ancora oggi, nonostante siano passati 50 anni dalla sua enunciazione.
· Interfaccia grafica:
-Apple II (1977-1983): uno dei primi ad avere uno schermo ma solo visualizzazione dei codici.
-Lisa (1983-85): il primo con una vera e propria interfaccia grafica e un mouse.
-Mac Macintosh 128K (1984): lettura floppy: l’innovazione che caratterizza Macintosh rispetto al precedente Apple Lisa, sta nell’importare l’interfaccia grafica grezza all’ambiente scrivania e icone che oggi conosciamo. Il team Mac, introduce quindi le icone, la possibilità di avere finestre sovrapposto su più livello, programmi di disegno grafico e videoscrittura, i font. Nel Mac debuttano anche i programmi come Word ed Excel, sviluppati da Microsoft appositamente per la Apple.
Il mouse_ Sul finire degli anni 70, Steve Jobs visita lo Xerox PARC, vede il sistema Alto e capisce che l’informatica sta per subire una nuova rivoluzione. Vedendo questo computer dotato di interfaccia grafica ha compreso che i prossimi saranno più semplici da usare e saranno molto più interessanti per il grande pubblico.
Il mouse di Engelbart:
Il mouse della Xerox:
Il mouse di Lisa:
HyperArchitettura_Antonino Saggio-------------------------------------------------------------------
Atkinson
Bill: a lui si deve lo sviluppo
dell’ interfaccia grafica. Dopo l’invenzione del personal computer, intorno al
1977, la prima rivoluzione dell’informatica è avvenuta nel 1984, quando fu
diffuso un sistema operativo (= il modo in cui l’utente usa il computer)
rivoluzionario. La base fu naturalmente, la metaforizzazione
(es. trascinamento per spostare i documenti, icona del cestino per eliminazione
file, …)
Altra innovazione che introduce: Perché non dare
all’utente non solo una metafora preconfezionata, ma la possibilità di creare
egli stesso delle metafore? Perché non lavorare, cioè, a uno strumento
"creatore" di metafore? Es. di questo è la card (scheda) dove sono
contenute le informazioni e dove cliccando ho un collegamento ad altri ambienti
-> base di ciò che ora è chiamato HYPERTEXT (interconnessione tra atomi
informativi e creazione di un ambiente dove esse hanno luogo).
Hardware vs Software
<People who are really serious about software
should make their own hardware> - Alan Kay
Il Macintosh rappresenta dunque la chiave del
successo dell’Apple, sebbene non sia stato il successo commerciale che avrebbe
potuto essere. Durante una visita da Bill Gates a Cupertino, Steve Jobs gli
mostra un’anteprima della GUI del Mac. Nel 1985, dopo aver ottenuto una prima
licenza da Apple, la Microsoft presenta Windows, il nuovo ambiente grafico per
il PC IBM, anche se il Macintosh è notevolmente più avanzato rispetto a Windows, quest’ultimo ha un vantaggio: la
diffusione. Molte aziende copiano questo computer dall’IBM e ne realizzano
modelli compatibili più economici dell’originale. Quindi, gli IBM-compatibili,
anche se sono tecnologicamente inferiori al Macintosh, costano meno e sono più
diffusi, accaparrandosi ampie fette di mercato. L’idea di Steve Jobs è di
lavorare al connubio macchina – software, puntando a realizzare sia i
dispositivi che i software che li fanno funzionare. La strategia si rivela
vincente: la Apple riesce a sostituirsi ai produttori nella distribuzione dei
loro contenuti. I risultati sono l’iPod, lettore di musica digitare,
l’iPhone,sintesi di un telefono cellulare, un iPod e un computer palmare, e
l’iPad, un tablet di nuova generazione: (!)
l’hardware grazie all’interfaccia grafica diventa anch’esso modificabile e
riprogrammabile.
-Il mondo raster-
Come posso trasmettere un disegno a distanza ai
tempi di Leonardo? Se ho una griglia quadrettata e comunico con un codice quali
riquadri colorare: raster = griglia.
Immagine binaria: utilizzo 0-1 come codice: con
un numero coloro la cella, con l’altro no. (bianco e nero)
Grafica raster: raster indica la griglia
ortogonale di punti che costituisce un’immagine raster. Nella grafica raster
l’immagine viene vista come una scacchiera e ad ogni elemento della scacchiera,
chiamato pixel, viene associato uno specifico colore. Il colore può essere
definito con due tecniche: se l’immagine contiene pochi colori si crea un
elenco dei colore da utilizzare e nella scacchiera viene inserito l’indice che
punta allo specifico colore dei pixel; se l’immagine contiene molti colori il
singolo pixel non definisce l’indice con ul quale si punta a una tavolozza di
colori, ma direttamente il colore. Il colore viene definito per esempio come
una combinazione di tre componenti: blu, rosso, verde. Questo non è l’unico
modo di definire un colore, esistono altri modi che vengono chiamati spazi di
colore, ma el caso delle immagini generate al computer il sistema RGB (red
rosso, green verde, blue blu) è il più diffuso dato che le schede grafiche lo
utilizzano nativamente per generare il segnale da visualizzare con il monitor.
La bitmap è caratterizzata da due proprietà: risoluzione, profondità.
®
Google Art
Culture: digitalizzazione di quadri, 360°views, ecc.
®
Lecture di
Michael Young http://www.arc1.uniroma1.it/saggio/Didattica/Supporti/MichaelYoungSapienza.pdf
®
Moholo
Bagy, Construction in Enamel, un materiale particolare simile allo smalto
(1922)- Telephone Painting: afferma di aver ordinate per telefono questi quadri
(legenda?)
®
Sol Lewitt,
Wall Drawing 38
Approfondimenti
-Video presentazione iPhone, Steve Jobs
-Apple 1984 Super Bowl Commercial Introducing Macintosh
Computer
-Johs Conway-Game of life (1970): automa
cellulare sviluppato da un matematico inglese John Conway, che può andare
avanti all’infinito.
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