Lezione 19/10 'Lo strumento come sfida per ridefinire i confini dell'architettura'

 

Lo strumento come sfida per ridefinire i confini dell'architettura


Key words: strumento, paesaggio (paesaggio mentale), rappresentazione.

Foto: 1) Earthrise, 1968 (Missione Apollo 8): prima foto scattata, dalla luna, al pianeta terra;


2) Blue Marble, 1972 (Missione Apollo 17): con questa foto nascono i primi movimenti ecologisti-ambientalisti. 


Gli strumenti, come la fotografia, cambiano il modo in cui vediamo le cose.

PAESAGGIO 

Evoluzione del concetto di natura: edifici poggiati, natura come ‘altro’, che serve l’architettura -> prima era una fonte a cui si può attingere senza fine, appropiandosene (Schizzo di Le Corbusier sull’Unità d’Habitation).

Dal campo filosofico: contrapposizione tra natura e cultura, tra natura e artificio -> foto foresta in Giappone, piantante, in cui l’artificio è una fusione tra rigore e naturalità.

Il paesaggio toscano della Val d’Orcia risoluta, anche se armonicamente, fortemente antropizzato. Spesso parlando di paesaggio si pensa a questo poiché è stato uno dei primi ad essere rappresentato. Criteri per cui è diventato Patrimonio Unesco del 2004: il paesaggio è stato celebrato dalla Scuola Senese, fiorita durante il Rinascimento, per raffigurare la gente che vive in armonia con la natura.

Due dipinti: Effetti del buono e del cattivo governo, Ambrogio Lorenzetti, 1338-1339: valore celebrativo e di rappresentazione di due paesaggi urbani molto diversi.

·       Def. Paesaggio= è una rappresentazione estetica, condivisa collettivamente e culturalmente, ma in costante evoluzione, di una parte del monto (A.Saggio: nel libro di Zagari ’40 definizioni di paesaggio’)

Etimologia: landscape vs paesaggio: nelle varie culture la valenza di paesaggio ha significati molto diversi. Land-scape=scena di terra (urban-scape=scena urbana)=qui non è presente l’azione dell’uomo, mentre per paesaggio, che contiene la parola ‘paese’ vi si fa riferimento.

Il ruolo dell’arte e dell’architettura: abbiamo visto che la realtà non è assoluta, ma è il frutto di una narrazione alla quale tutti crediamo. Allora l’arte può influenzare la realtà in due modi: -rappresentare, restituire una visione critica del mondo (in quanto rappresentazione, è soggettiva); -offrire visioni alternative, ripensare alla realtà, rispondere alla domanda: come credo che dovrebbe essere il mondo? Es. Mondrian Composition A, 1920: ortogonalità, zoning, standard, ripetizione: idee già presenti ma mai applicate ed esteriorizzate in questo modo e in questo campo -> da qui poi il salto di questi concetti nell’architettura è diretto. NB. L’arte esteriorizza i concetti del proprio tempo. Es. Jackson Pollok, Number 17A, 1948: interconnessioni, dinamicità, astrazione, mixitè (se lo vogliamo far corrispondere all’ambito urbana). . Es. Mimmo Rotello, Senza Titolo: arte povera (processo di creazione dell’opera: ispirazione da sovrapposizione di manifesti pubblicitari incollati l’uno sull’altro – opera al contrario del collage= decollage: operazione per sottrazione da una serie di strati incollati l’uno su l’altro), nuova estetica, periferie, brown areas, vuoti urbani. => l’arte può offrire alternative. E’ interessante il ribaltamento proposto dall’artista Pierre Huyghe, che parlando di una sua esposizione al Centra Pompidou di Parigi, sosteneva di pensare all’esposizione come il fatto di esporre qualcuno a qualcosa, piuttosto che a qualcuno.

PAESAGGIO MENTALE: si può pensare alla differenza tra la definizione di cui sopra di paesaggio e la def. di paesaggio mentale, che possiamo tradurre come ‘il tentativo di creare uno spazio operativo formato nel quale lavorare, e perciò soggettivo’, che solo quando viene condiviso dalla collettività può trasformarsi in ‘paesaggio’.

 

The Peak, Hong Kong, Zaha Hadid, 1992-93: uso del disegno come concept concettuale per un progetto di scala urbana. (passaggio da paesaggio mentale a paesaggio condiviso, vivibile).

Spline: deriva dal gergo tecnico dei costruttori navali, ed è una curva fissata dai punti di ancoraggio.

STRUMENTO

Gehry si appropria, in qualche modo inventa, uno strumento per poter realizzare un nuovo tipo di architettura -> può iderla ma non rappresentarla in assenza di essa (es. Gehry Technologies, Vista di Catia, Dessault). Storicamente l’uomo ha creato nuove tecnologie per vivere meglio e per progredire, utili per perseguire le proprie idee e ispirazioni. Es. nella storia:

·       Galileo, il canocchiale (1600)

·       Brunelleschi, il telaio prospettivo: cambio di paradigma nell’architettura, dalla romanica e gotica a quella rinascimentale – cambia il modo di rappresentare, si è portati a ideare un’architettura che viene bene e deformata il meno possibile in prospettiva.

·       Caravaggio, Camera Oscura: stanza molto buia, foro sulla parete per cui l’immagine interna alla stanza viene proiettata esternamente al contrario, grazie a luci intense e direzionate e all’utilizzo di specchi.

 

·        Libro: Antonino Saggio, Datemi una corda e costruirò (costruzione, etica, geometria, information technology)

-lo strumento come opportunità

Def. Browser= finestra che ci permette di navigare in internet ed accedere alle informazioni. Con la nascita di Google del 1998, non nascono i browser che già esistevano, ma un nuovo modo di organizzare le informazioni , appoggiandosi al modo in cui si organizzavano le informazioni accademiche = costruiscono un algoritmo secondo cui la rilevanza di un contenuto aumentava in base alla notorietà e al livello di utilizzo.



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